ACT TO REACT- Am I ‘right’ GRRRL part two

10450801_1580737912139050_5400637862855868287_nBentornati.

Non so come, ma il post precedente ha raccolto tot di like, visite etceterà etceterà più degli altri in passato, così vorrei mettere bene in chiaro una cosa da qualcuno che potrebbe fraintendere: io NON sto creando un NUOVO MANIFESTO per l’ondata di riot-grrrls da tastiera e nostalgici anni ’90.

Sto, come in tutti i post precedenti, raccontando la MIA versione, che può essere messa in discussione  o letta solo per diletto e spero non dai cosiddetti ‘grammar nazi’ o sono fottuta e crocifissa in sala mensa!

Siamo tutti ok? Interessati ad un’altra scorpacciata di facepalms che trattengo sui luoghi comuni e che poi sfogo qui?  Ma che cazzo sto a chiedervi, tanto si parte quando lo dico io!

My body-My rules

My post-My rules

1)Tutte le riot GRRRLS hanno dei capelli assurdi, che variano dal biondo ossigenato ai colori più cresy.

*Ehm. Qua cado in mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Sono bionda platino -decolorata- e spesso sperimento colori non esistenti in natura su peli umani; in questo momento sto risciaquando con dolore un incantevole violetto.

Ma non è sempre stato così; negli anni ’90 ero una ragazzina alla moda con un biondo chiaro non sospetto (ahò, il biondo è il mio colore, checcepossofà?!) con un taglio alla moda dai ciuffi lunghi, prima invece ero avviata verso il viale del biondo scurito con capelli lunghissimi a tenda e mechès bionde alla via così. Sono stata rosa prima che in Italia fruissero i primi forum sulle riotgrrrls e chi ha più o meno attorno ai 30 sa di cosa parlo, ma un rosa chic ben curato, non punk. Ho seguitato perchè mi piacciono questi colori non permanenti e il biondo platino è il colore con cui mi identifico, ma posso capire perchè vi sia questo pensiero abbastanza diffuso.

Il biondo platino è stato sdoganato, nella cultura di ‘similriotgrrrls’ (luoghi comuni!luoghi comuni!) da Courtney Love -e spero anche da Kat Bjelland-: i capelli arruffati ed ossigenati ed il trucco pesante, tanto da essersi meritato un quasi-stigma dalle riot Grrrls di ‘sti tempi, poichè simbolo del fatuo e del non essere seria. Sei bionda, sei una velina.

Tizie, andate a fanculo, io mi tingo come voglio e non mi abituerò al castano, NO!, mi spiace ma mi spegne la pelle! Per il resto vale la solita regola: siate more, castane, rosse, viola, biondissime, grigie, blablablah… Quello che conta è cosa pensate. E, non meno importante, con cosa più a vostro agio vi trovate.

2) Tutte le Riot Grrrls si truccano pesantemente

*Personalmente và a) a giorni -la cosa più importante- b)a seconda dell’occasione (parlare con un docente emerito col trucco da vamp non mi ci vedo, ma è SOGGETTIVO e forse anche perchè non so tenere in mano una palette e i tutorial non attaccano su di me); sì, comunque, anche io caddi in quella trappola. La Rebel Girl Queen of my own world. Embè?

Si vive per sperimentare.

Anche con le palette da trucco; il chè mi porta al punto successivo di gran fretta

3)Le RiotGrrrls non hanno cura del loro corpo, non si depilano, non mangiano piuttosto di fare attività fisica

*Mai sentito il motto ‘RIOT NOT DIET’? Eccallà.

Personalmente mangio poco e di conseguenza ingrasso idem o meglio non dimagrisco ulteriormente, ma non per questioni di dieta o meglio non dieta dimagrante bensì per questioni di stomaco rovinato; curo il mio fisico e cerco di farmi venire fame andando in palestra, perciò da qualche mese ho abbandonato la via dello stecchino e delle scapole ossute ma non sarò mai una certa ed anche soddisfacente (vedi ‘La morte ti fa bella’- rimpolpamento di Meryl Streep) taglia tonica.

D’altronde, meglio così che come prima, che il cuore mi mandava ai matti con battiti troppo accelerati, stavo male per ogni cosa che mangiavo e ormai piangevo quando avevo fame (troppo poco) perchè avrei dovuto mangiare e, di conseguenza, stare male, gonfiarmi e ingurgitare pestifere tisane e pozioni. In una certa misura ne soffro anche ora, ma molto meno.

Se non mangiate volontariamente -non perchè impedite da orari universitari\lavorativi\scolastici\anco economici- per dimagrire ed assumere l’aspetto da doll emaciata di Kat Bjelland o Katie Jane Garnside, o ancora peggio, per sembrare tizie problematiche\profonde o da compatire, non siete riot.

Siete CRETINE.

(visto il difficile argomento, DISCLAIMER: questo non è rivolto a chi soffre di problemi alimentari, sarei solo una grande e grossa -ah no, grossa no- ipocrita poichè ne ho sofferto anche io. Se non mangiate perchè, semplicemente, state male, vi auguro di trovare la forza perchè -la fiera delle banalità ma veritiere- può partire solo da voi. E prendetevi un po’ di sana rabbia e soddisfazione)

4) Le Riot GRRRLS la danno via\non la danno via più facilmente\difficilmente delle altre tizie

*Ahahahahaha, vorrei che questa fosse un’intervista più che un post troppo pieno di mè stessa, per poter ridere di cuore a questa affermazione -che ho sentito da un mio ex- chitarrista di Verona-.

Ciccibelli\e, le Grrrls la danno via COME, QUANTO E QUANDO VOGLIONO, nè più nè meno di quanto dovrebbero fare TUTTE le ragazze!! Questo riporta un po’ al punto della sessualità nel primo post: noi ce la viviamo bene, nonostante tutto, siamo consapevoli forse un pelo più delle altre e facciamo viaggiare l’informazione sulla libertà sessuale e sulla protezione di questa in tutte le sue forme, sia questa omosessuale, transessuale che eterosessuale.

Noi siamo fottutamente libere di darla o non darla, o almeno dovremmo esserlo: io mi sento libera, perciò spero anche voi!

E poi noi non la diamo via.

La ‘prestiamo’; in realtà resta sempre nostra, al massimo diamo un incomodato d’uso per tot tempo, anche indefinito se il partner ci piace, chissà.

Concludo questo secondo breve post con un vecchio diktat sempre valido.

‘EVERY GIRL CAN BE A RIOT GRRRL’

#BE

#ACT TO REACT

Ci vediamo col terzo e ultimo post